Corpo e Sangue di Gesù Cristo (Corpus domini)
Festa della memoria e della presenza,tra segni sublimi, semplici, concreti e mistero personale e cosmico.
Mistero di fede e di amore che apre alla verità divina che illumina e significa quella umana.
Festa della nuova alleanza, del nuovo ed eterno sacrificio, di Cristo, sacerdote della nuova relazione,
che si ama e celebra come persona e si impone come un mondo.
Dal grande esodo del Sinai, dalla cena ebraica... fino all’ultima ed unica cena, per sempre (Ephapax).
Dal "vecchio Zikkaron" (memoria, ricordo) alla consegna, al nuovo mandato agapico.
Dalla "Kenosis divina" alla chiesa, serva, povera, martire, peccatrice santificata e santificante...
Festa antica (medioevale) ma non primitiva (diocesi di Liegi nel 1246, poi per tutta la chiesa con papa Urbano IV.
Ricca di tradizioni popolari ma con precisi significati teologici (Concilio, papi ..)
dove l’uomo è invitato ad essere ostensorio (tabernacolo), concelebrante il perenne sacrificio
per essere un cuor solo ed un’anima sola.
Con Maria, donna eucaristica.. "omnia quae locutus est dominus faciemus et erimus oboedientes)
Ripeto e cerco di vivere ciò che dichiarava il grande papa purtroppo letto e ascoltato poco, Paolo VI:
"E' con e dalla Eucaristia che l’amore sociale (e politico) viene sostenuto, coltivato, significato e motivato"
Con grandi teologici voglio riproporre e testimoniare (Rahner): L’eucaristia contiene, il significato, il dolore e la beatitudine della nostra esistenza terrena.
Cosa poteva "essere e dare di più" per noi!?
E' davvero il cuore di ogni liturgia e di ogni esperienza religiosa, è il compendio della fede più vissuta, della speranza più liberante, dell’amore più realizzato……
Torni l'eucaristia a colmare la nostra vita.
Torni l'uomo ad avere fame e sete di chi e cosa ..solo Dio può saziare!
Torni l'uomo e l'intera umanità a..sapere di pane.....avrà futuro e sarà salva!
Se la società avesse come "modello l'Eucaristia... non ci sarebbero poveri, scartati, irregolari..."!
Certo l’eucaristia rimane e sarà sempre un mistero,il grande mistero,ma senza di essa, per dirla con Pascal:
"i misteri della fede come anche quella vita si moltiplicherebbero senza fine".
E' l’amore più totale e fecondo da parte di Dio che anticipa la vita eterna quando Dio sarà tutto in tutti e la mensa del cielo sarà unico altare per il sacrifico eterno.i
W le processioni e le tradizioni..ma che bello essere delle " ostie viventi".
Non solo devoti..ma credenti e servi!
Mi inginocchio... come atto più potente e sanante!
Farsi delle domande su come viviamo le nostre Eucaristie.. cosa ci portiamo dentro e fuori la chiesa...cosa rimane dei santi doni..........è un dolce dovere che purifica e consacra!