Attesa e Attenzione. Vieni Signore Gesù
Ci vorrebbe un'esplosione di desideri.... cieli e terra nuovi.. uomini/donne nuovi, diversi,migliori
Vivere nel modo più "intelligente" il "già e non ancora" tra inquietudini e risposte.
Voce del verbo "vegliare" (Marco usa gregorein che è simile a egheiren (resurrezione))......
Quando Dio tace... ma ogni giorno ci vive come Padre e il nostro ricordo è struggente (1°L)
Ma la fede é continua ricerca.. e il cristiano é pellegrino sempre.. perché Dio è una scoperta..
Noi figli ribelli di un Dio fedele e tenero.. ma più lo cerchiamo/incontriamo e più lo amiamo.
Provocati dalle sorprese divine per fare dell'Avvento il sacramento della vita, tra passato e futuro.
Dio ci chiede di accoglierlo con stupore, a porte spalancate (specialmente del cuore!) con mani operose e ginocchia curve (benedetti quei callli!), con occhi liberati da pesantezza e dai soliti orizzonti,
con la mente che non imprigiona il cervello, con il cuore che palpita carne e l'anima che batte l'ora dell'Emmanuel.
Tra confessioni di fede e preghiere di domanda e d'intercessioni.
Attraverso le 4 veglie della notte (sera, mezzanotte, canto del gallo e l'alba (4°tempesta domata)
perché l'oscurità non sia più pagana e iniqua (ladro, l'adultero, il nemico (vedi Giobbe 24,14).
Marco al contrario dell'agitazione raccontava da Matteo (diluvio...) denuncia la "calma" che sa di superficialità, indifferenza, pirito vuoto,cecità del piacere e dell'egolatria mentre noi cristiani dovremmo essere vigilanti come il portiere del palazzo e inquieti come gli innamorati e i poeti
La venuta perenne come giudizio quotidiano e l'attesa vera é quella del figlio....
Noi cristiani uomini/donne del presente, oltre la notte umana con lo sguardo verso il futuro non come fuga ma da costruire e tutelare a favore dei poveri, malati, sconfitti, invisibili
Colui che verrà e vieni ogni giorno è il "Goel" (Redentore) e noi ne siamo segni e strumenti
Nel sano realismo che diventa un sospiro profondo e convinto: Vieni Signore, vieni: Marana tha!
Nella necessaria sensibilità verso il mistero che se manca genera solo drammi e vite morte e quella voce, ora lontana e ora così vicina del Signore che dice ad ognuno di noi: Veglia, sveglia!