Quale Venuta?
Ecco l’Avvento,con i suoi simboli,i suoi segni,le sue certezze.
Ecco l’avvento con le sue vere domande e le sue sorprendenti risposte
Ecco l’Avvento con le sue provocazioni e i suoi misteri.
Tempo e spazio per l'uomo eterno..per una nuova e definitica identità, per una vita finalmente luminosa, profetica e creativa!Viene il Signore e il suo è un avvento di giustizia e di salvezza.
Noi chiamati a “venire sulla scena della storia” come costruttori del Regno e segni di speranza compiuta.
Ora l’attesa è densa ma non spaventata;l’impegno nasce dall’amore e non da incubi
La veglia è impaziente ma non frenetica;la speranza è purificata,orientata e non fatua.
Da Geremia.. a Paolo e poi lo stesso Gesù: parola imperativa:Vegliate!!
Questione d'amore.. noi affamati di cielo e di senso..noi assetati di verità:
ma é così?!
Ora il credente ha identità e missione,pronto all’incontro decisivo e liberante,colmo di gioia e veritàCristo toglie “il velo che separa” e rinnova l’intimità tra cielo e terra,tra Dio e gli uomini e donne.
Chiamati a svegliare la ragione, a ricomporre il cuore, ad illuminare l'anima, a rinvigorire il corpo.
E' tempo di prendere coscienza... noi come ai tempi di Noè!?
Nè cassandre ma neppure dei buontemponi.... nessuna evasione o disperazione...
Tornare all'essenziale.. al coraggio di scelte coraggiose ed alternative alla "stupidità odierna"
Basta credenti crepuscolari, opachi, decadenti, sbadati(altra faccia della morte)
Noi ..pellegrini sempre in ricerca.. sognatori quanto basta e concreti nel Regno che viene.
Noi capaci di investire il meglio di noi..non in qualche banca ma..nel futuro di Dio.
Allora l'Avvento permette al presente di danzare nel futuro e Dio intona la sinfonia attesa.
Le giuste tensioni: tra impegno sociale e preghiera;tra interiorità ed universalità;tra dubbio e verità;tra il già e non ancora…. Ma con armonie ora possibili e frutti finalmente gravidi e condivisi.
S.Agostino:”La preghiera è aprirsi all’altro che è Dio.. che mi proietta nell’altro che è l’uomo”.
Non giochiamo da furbe marionette e con il cristianesimo e smettiamola di dormire….:
Spalanchiamoci alla liberazione vicina.
Balthasar:” Chi vuole maggiore azione,ha bisogno di migliore contemplazione”
Riscoprire e riconoscere il carattere inquietante della Parola di Dio;ritrovare la leggerezza del cuore;rilanciare la “storicità” della nostra fede;testimoniare la rivoluzione dell’amore: ecco la profezia dell’avvento,dove Dio e l’uomo sono finalmente accolti e testimoniati, insieme.Viviamo i nostri giorni feriali ,con “il cuore della festa”:ecco la buona spiritualità.Trasformiamo i misteri di Dio in luce e grazia… allora anche i misteri dell’uomo saranno beatificantiI nuovi paradossi: occupare il tempo libero.. da esperienze “occupate” dalla pace e dal bene
Ricominciare dalla fine: niente sondaggi o cornacchie ma speranze e stupore.
I germogli non deludono mai.. invece i muri invisibili e i grattacieli…L’uomo è il colpevole della fine… Dio ricomincia sempre… anche dalla nostra fine.
Pascal:”La miseria induce alla disperazione e l’orgoglio alla presunzione:l’incarnazione mostra all’uomo la grandezza della sua miseria,mediante la grandezza del rimedio che è stato necessario”.
Maria,donna dell’Avvento,aiutaci ad alzare il capo e ad intonare il Magnificat ora strozzato in gola….Ma il cuore è gia pronto:Maranathà:Vieni Signore Gesù.Aver paura della verità di Dio e dell’uomo ci trasforma in nemici della vita,della storia e del futuro.