Veramente quest'uomo è figlio di Dio
Dio e il suo urlo disperato... il suo pianto, il suo lamento.
Ecce homo: servo sofferente e Messia crocifisso.
Quando l’obbedienza ci dischiude verità drammatiche e luminose e tutto nell’amore diventa sacro, necessario e salvifico. Quale saggezza e follia. Il cristianesimo è la religione del corpo, della carne e non di fantasmi e miti.
E' la Passione e non solo la Pasqua l'Evento salvifico divino che merita di essere vissuto, celebrato e testimoniato
E la incredibile possibilità del credere (vedi il ladrone crocifisso)... Partendo da quell’uomo distrutto appeso al legno della croce, nel calvario di sempre.
Ecco la Settimana santa, settimana delle settimane: portale d'ingresso del mistero più umano e divino, ricco di amore ma anche di dolore
Caritas est passio: amore è passione e riconoscimento della diversità scandalosa di Dio e la sua gratuità disarmante.
Ecco Dio.. l'unico cristiano che é morto in croce!? (Nice!)
Ma proprio questo Dio che non é sceso dalla croce é e sarà sempre segno ed esempio di una "storia redentiva eterna!"
Nel segno dello Spirito che tutto unisce e compie, in una consumazione del sacrificio più universale col fuoco dell’amore.
L’evangelista con stile essenziale, con tragici e gloriosi eventi, con la loro misteriosa forza e rivelazione, snoda i fili della storia più umana e di fede, quasi in una sequela permanente e aperta a tutti. Racconto di un testimone che sceglie la passione di Dio (e dell’uomo) come cuore del vangelo.
L’incarnazione di Cristo è ordinata ultimamente e dinamicamente alla croce ed Egli è Colui che si caricò il destino crudele e tenebroso dell’uomo nella solidarietà più profonda e vitale.
Ora il Galileo vive nel cuore ribelle ed ardente di uomini e donne per quello che davvero é: Re d'amore e di liberazione
Il mondo dipenderà solo da Lui.. e chi vorrà strapparlo dalla storia umana.. strapperà le radici del mondo stesso!
Ecco il paradosso cristiano: la croce e la morte per incontrare il figlio di Dio e celebrare la vita eterna.
Noi.. centurioni di sempre... per una professione di fede che rende possibile.. l'impossibile
Ecco la "Kenosi": l’annientamento che libera la glorificazione più divina perché più concreta e solidale.
Del resto Dio rimane incomprensibile come è incomprensibile il dolore e la stessa morte (es. bambini) ma non per questo privi di senso e di respiro…
Vegliate e pregate con me
Da quanto tempo non condividiamo la passione di Dio, le sue lacrime, il suo pianto, il suo urlo.
Eccoci Cristo, dove la proposta dell’amore più vitale (ogni volta che lo avete fatto….. lo avete fatto a me) e l’abbandono più creativo (Dio mio.. perché mi hai abbandonato?) diventano la nostra Pasqua di ogni giorno.
Pasqua di Risurrezione
Gesù Cristo, nostra speranza e salvatore, morto e crocifisso, è risorto, è davvero risorto!
Non è mito, leggenda, inganno ma realtà accaduta, storicizzata, vissuta e testimoniata.
La risurrezione è l’evento centrale della nostra fede, è la "causa sostanziale" che genera e vivifica la chiesa e significa ogni esperienza, anche la più tragica…..
Ma non basta sapere che è risorto... bisogna dimostrarlo... dopo averlo contemplato, incontrato... condividendo questa storia-mistero ogni giorno e in ogni situazione.
Le stesse apparizione non sono né leggende né proiezione emotive, psicologiche ma "buona notizia", sorgenti di luce, verità e vita che rilancia ogni futuro e realizza ogni evento.
Ora Cristo ha aperto la strada dell’infinito, testimone di se stesso e ci precede oltre...
Dio, appari anche a me, avvolto da tenebre e inquietudini e l’incredibile accadrà!
Ora la sua presenza è diversa, la via per incontrarlo inedita, l’ascoltarlo è la nuova interiorità e testimoniarlo una dolce urgenza storica.
Chissà perché il mondo accetta il Natale e rifiuta la Pasqua?!
Dannati della storia, alzatevi! Dio, il vostro Dio è risorto e tutto è possibile, ovunque, anche in voi!
Se non credi all’impossibile, non lo raggiungerai mai.
Tutto ricomincia e nulla lo impedirà
Voglio essere "contemporaneo di questo Dio" che mi precede ovunque...
La vera fede nasce da un dubbio superato... è atto perpetuo di libertà e di vita.
Amico mio, non fare il cronista della Pasqua, diventa invece sacerdote, nella gioia di un mistero totale perché compiuto.
Ora Dio non fa più paura e la stessa morte è stata superata.
Dio risorto, presente e operante è vero e grande diritto di tutti gli uomini e donne.
L’uomo vale perché il suo volto è trasfigurato dal Risorto.
Amami Dio, amico risorto e sarà per me finalmente Pasqua.
Evviva le donne! Loro c’erano e non hanno mai tradito, come i bambini di sempre.
Il loro genio femminile le apre alla conoscenza, all’incontro e alla sequela di questo mistero fondante.
La vera dignità femminile nasce e si realizza così, pienamente.
Dio torni ad essere la pace dell’uomo e l’uomo torni ad essere vivo per sempre.
L’augurio pasquale è Dio stesso che è molto di più di un augurio... È la verità finalmente liberata.